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Dall'autore: Cari colleghi, aggiungete punti e punti da voi stessi Consigli pratici - Quando manca completamente il senso dell'umorismo. Nessuno te lo ammetterà, quindi devi scoprirlo da solo. Il primo segno è un atteggiamento molto serio nei confronti della "terapia", del "processo", ecc. Prova a scherzare, se non sorride nemmeno per la terza volta, tutto qui, corri! - Quando uno psicologo/psicoterapeuta possiede una tecnica “unica” con la quale si possono curare tutti, a prova di ciò ci sono molti diplomi appesi in un posto ben visibile. Corri subito, perché una tecnica del genere NON ESISTE! - Quando uno psicologo ti schiaffeggia una diagnosi dopo il primo incontro e ti offre un ciclo di trattamento, dopo il quale sarai "guarito". Esci senza aspettare complicazioni! - Quando uno psicologo è sempre ottimista e positivo: vai dritto al punto e parliamo di qualcosa che affermi la vita, senza notare le lacrime che ti rigano le guance. Questo è ciò di cui soffrono/godono molti coach e in parte enelpers (adepti della Programmazione Neuro-Linguistica e delle sue “figlie”). Forse non corri subito, ma ti consiglio di guardare verso la porta. - Quando uno psicologo, dopo aver ascoltato le tue lamentele, dice qualcosa del tipo: "Va bene, ma il mio è anche peggio!" E poi la storia segue. Forse vale la pena chiarire chi pagherà chi? - Quando uno psicologo ti dice cosa DOVRESTI fare perché DOVREBBE farti sentire meglio. Vale la pena mostrare il dito medio (almeno in tasca). Se lo psicologo non è un tronco, lo sentirà :). - Quando uno psicologo è pieno di sofferenza per i tuoi problemi quasi più di te stesso. Empatia: empatia, ma senza succhiotti! Questo è molto comune per le donne compassionevoli dopo i 45 anni. La cosa principale, ovviamente, è il tuo istinto. Non lasciarti ingannare dalle parole. Se per qualche motivo non ti piace, è tutto! Ti diranno che questa è resistenza e deve essere superata. Certo, sì... Ma pensaci: la resistenza ti ha aiutato fino all'ultimo momento, perché dovresti spingerla adesso? PS Credo che ogni psicologo/psicoterapeuta che leggerà questo sentirà la “gioia del riconoscimento”. Se non vi è mai successo niente del genere, colleghi, allora siete la PERFEZIONE! Mandami il tuo avatar, mi inchinerò a te:).